Comitato Cooperative Fonte Ostiense

 

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Proposta

 

 

 

 

 

Parco del Laurentino - Fonte Ostiense

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTATTI

 

sito:   www.comitatofonteostiense.it             e-mail:  coopfonteostiense@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

Il contesto

 

 

 

 

La proposta che intendiamo formulare parte da una ricerca storico culturale del Laurentino e di Fonte Ostiense.

 

Infatti, presumibilmente, i primi insediamenti sono dovuti alla presenza di sorgenti di acqua minerale ed alla posizione strategica della collina, dominante la valle del fosso dell’Acqua Acetosa, a poca distanza dal Tevere, che devono aver certo favorito la scelta del luogo per un centro abitato, a partire dall’VIII secolo a.C., epoca in cui si formano nel Lazio nuovi insediamenti ed in cui anche altri, di origine più antica, fra cui la stessa Roma, vengono ad assumere un carattere più unitario, chiusi da imponenti opere difensive, tipiche dell’area laziale.

 

Per questo motivo riteniamo importante la creazione di un “parco integrato” del Laurentino – Fonte Ostiense che vada oltre l’attuale parco naturalistico.

 

A nostro avviso la struttura integrata si dovrebbe muovere su quattro direttrici fondamentali che sono:

 

·       la definitiva sistemazione e completamento dell’esistente parco naturalistico

·       la creazione del parco archeologico

·       la creazione di un parco delle acque, le stesse che quasi 3.000 anni orsono hanno dato origine ai primi insediamenti nella zona

·       la riqualificazione dei casali presenti nel quartiere e il loro utilizzo per fini socio-culturali all’interno del quartiere

 


 

 

Il Progetto

 

 

 

La prima operazione da effettuare, sia da un punto di vista territoriale che strategico, è l’unificazione del parco naturalistico con il parco archeologico attraverso la creazione del “Parco Laurentino – Fonte Ostiense”.

 

A tale proposito ricordiamo che  numerosi oggetti, rinvenuti durante gli scavi della necropoli, sono attualmente in corso di restauro, presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, in attesa di trovare un adeguato luogo di esposizione a cui ben si adatterebbe, nell'ambito di una sistemazione a parco archeologico dell'intero comprensorio, il caratteristico Casale, di origine seicentesca, situato ai piedi della collina dell'abitato protostorico.

 

Tale collocazione consentirebbe di ottenere due importanti risultati:

 

·       far acquisire al quartiere un importante museo con i reperti della zona

·       attuare il recupero e la riqualificazione di uno dei casali abbandonati

 

All’interno del parco naturalistico-archeologico potrebbe collocarsi “il parco delle acque”.


Il percorso storico-culturale, come accennato in precedenza, parte dalla storia stessa del Laurentino e di Fonte Ostiense: “l’acqua” il motivo che tremila anni orsono faceva migrare le popolazioni, il problema del nostro millennio che sarà, probabilmente, nel prossimo futuro oggetto di enormi speculazioni economiche e causa, con il petrolio, di conflitti.

 

 

 

 

 

 

Proponiamo, quindi, la costituzione di questo parco delle acque proprio per evidenziare questo forte legame tra un passato millenario e il nostro prossimo futuro e perché l’acqua possa, anche in futuro, essere un bene a disposizione di tutti.

 

Ricordiamo le numerose sorgenti naturali di cui è ricco il nostro quartiere: quella all’interno del parco naturalistico, quella all’interno del piccolo parco di via Gadda, sino alle grandi sorgenti delle acque San Paolo e Laurentina.

 

Questo enorme patrimonio, questa grandissima ricchezza non possono  assolutamente essere dispersi ma devono essere incanalati e salvaguardati all’interno di un parco che ne tuteli l’integrità.

 

Altro importante aspetto socio-culturale da collegare al parco è la possibilità di riservare agli studenti della Facoltà di Archeologia di Roma 3 una zona per far effettuare degli scavi (come per gli studenti della Sapienza sono state riservate delle zone nel Foro Romano).

 

E perché non pensare allo spostamento nel quartiere della Facoltà di Archeologia dell’Università di Roma 3?

 

Ciò porterebbe un beneficio al quartiere portando giovani provenienti da altri quartieri ed altre città ad uno scambio culturale con i giovani residenti nella nostra zona.

 

A tale proposito proponiamo la creazione di uno “spazio giovani” uno spazio, quindi,  riservato ai giovani e alle associazioni (potremmo identificarlo nel casale nella rotonda fra via Celine e via Sapori) che potrebbe ospitare una biblioteca, un pub/pizzeria/bar e, al piano superiore, una sala riunioni/proiezioni.

 


 

 

 

Aspetti economici correlati al Parco

 

 

 

Ovviamente, in questa sede, non ci interessano gli sfruttamenti economici delle sorgenti ma ci interessa il contesto generale di tutela dei beni ambientali presenti: naturalistico, archeologico, delle acque.

 

Rileviamo comunque che la presenza del parco sul territorio avrebbe ovvie ripercussioni economiche e di produzione di reddito.

 

Infatti, oltre ai ricavi strettamente inerenti il Parco (biglietti del museo, ecc.), si avrebbe un fortissimo indotto commerciale/turistico costituito anche dall’ospitalità, dall’organizzazione di conferenze e dibattiti, dall’aggregazione di giovani, da altre iniziative correlate che costituirebbero il volano per una rinascita anche economica del quartiere.

 

Dobbiamo considerare che l’iniziativa proposta è tale da costituire un adeguato “satellite tematico” del Centro Congressi dell’Eur e quindi un supporto, nel prossimo futuro, al progetto legato alla “Nuvola” di Fuksas.


 

 

 

Conclusioni

 

 

 

L’obiettivo che  ci poniamo è quello di creare un polo che, attraverso la creazione del “Parco Laurentino – Fonte Ostiense”, come parco integrato naturalistico – archeologico – delle acque, faccia del quartiere e, più in generale, nel Municipio Roma XII il Polo culturale e congressuale della Capitale.

 

La città di Roma del Nuovo Millennio potrà quindi estendersi in quest’area dove c’è l’EUR, dove c’è stato un progetto innovativo di costruzione, che è il Laurentino, dove le insule non devono essere gabbie ma aprirsi sulla grande viabilità ed essere centro di passaggio e di permanenza dei cittadini, dove nuovi uffici stabiliscano le loro sedi e dove l’ambiente e la ricchezza del territorio  siano tutelati da grandi parchi ed aree verdi.

 

Non è, quindi, utopistico pensare alla  realizzazione di un polo di eccellenza, che non potendo ovviamente competere con il centro storico di Roma, costituisca il centro culturale di scambio fra le diverse culture e nazioni, in primo luogo europee, e che il nostro diventi, in sostanza, il Municipio più connotato in una ottica di apertura alla cultura internazionale fungendo da stimolo, da punto di incontro e di dibattito per tutta la città di Roma.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allegati fotografici

 

 


 

Reperti archeologici

 

Fig. 3 - Laurentina Acqua Acetosa. Veduta dall'alto della tomba n.° 70

(da A. Bedini 2000, pag. 357, fig. e)

 

Fig. 4 - Laurentina Acqua Acetosa. Holmos, dalla tomba n.° 70

(da A. Bedini 2000, pag. 358, fig. i)

 

Fig. 5 - Laurentina Acqua Acetosa. Tomba n.° 133

(da A. Bedini 1985)

 

Fig. 6 - Laurentina Acqua Acetosa. Holmos dalla tomba n.° 133

(da A. Bedini 1985)

 

 

 

Area Parco Integrato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Casali

 

Via Sapori, Via Celine

 

 

 

  

 

Via A. Gatto

 

 

 

 

 

 

Casale S. Sisto