Proposta
La
proposta che intendiamo formulare parte da una ricerca storico culturale del
Laurentino e di Fonte Ostiense.
Infatti, presumibilmente, i primi insediamenti sono
dovuti alla presenza di sorgenti di acqua minerale ed alla posizione strategica
della collina, dominante la valle del fosso dell’Acqua Acetosa, a poca distanza
dal Tevere, che devono aver certo favorito la scelta del luogo per un centro
abitato, a partire dall’VIII secolo a.C., epoca in cui si formano nel Lazio
nuovi insediamenti ed in cui anche altri, di origine più antica, fra cui la
stessa Roma, vengono ad assumere un carattere più unitario, chiusi da imponenti
opere difensive, tipiche dell’area laziale.
Per
questo motivo riteniamo importante la creazione di un “parco integrato” del Laurentino – Fonte Ostiense che vada oltre
l’attuale parco naturalistico.
A
nostro avviso la struttura integrata si dovrebbe muovere su quattro direttrici
fondamentali che sono:
· la definitiva sistemazione e completamento
dell’esistente parco naturalistico
· la creazione del parco archeologico
· la creazione di un parco delle acque, le stesse che
quasi 3.000 anni orsono hanno dato origine ai primi insediamenti nella zona
· la riqualificazione dei casali presenti nel quartiere
e il loro utilizzo per fini socio-culturali all’interno del quartiere
La
prima operazione da effettuare, sia da un punto di vista territoriale che
strategico, è l’unificazione del parco naturalistico con il parco archeologico attraverso
la creazione del “Parco Laurentino –
Fonte Ostiense”.
A tale proposito ricordiamo che numerosi
oggetti, rinvenuti durante gli scavi della necropoli, sono attualmente in corso
di restauro, presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, in
attesa di trovare un adeguato luogo di esposizione a cui ben si adatterebbe,
nell'ambito di una sistemazione a parco archeologico dell'intero comprensorio,
il caratteristico Casale, di origine seicentesca, situato ai piedi della
collina dell'abitato protostorico.
Tale collocazione consentirebbe
di ottenere due importanti risultati:
·
far acquisire al
quartiere un importante museo con i reperti della zona
·
attuare il
recupero e la riqualificazione di uno dei casali abbandonati
All’interno del parco naturalistico-archeologico
potrebbe collocarsi “il parco delle
acque”.
Il percorso storico-culturale, come accennato in precedenza, parte dalla storia
stessa del Laurentino e di Fonte Ostiense: “l’acqua”
il motivo che tremila anni orsono faceva migrare le popolazioni, il problema
del nostro millennio che sarà, probabilmente, nel prossimo futuro oggetto di
enormi speculazioni economiche e causa, con il petrolio, di conflitti.
Proponiamo, quindi, la costituzione di questo parco
delle acque proprio per evidenziare questo forte legame tra un passato
millenario e il nostro prossimo futuro e perché l’acqua possa, anche in futuro,
essere un bene a disposizione di tutti.
Ricordiamo le numerose sorgenti naturali di cui è
ricco il nostro quartiere: quella all’interno del parco naturalistico, quella
all’interno del piccolo parco di via Gadda, sino alle grandi sorgenti delle
acque San Paolo e Laurentina.
Questo enorme patrimonio, questa grandissima ricchezza
non possono assolutamente essere
dispersi ma devono essere incanalati e salvaguardati all’interno di un parco
che ne tuteli l’integrità.
Altro importante aspetto socio-culturale da collegare
al parco è la possibilità di riservare agli studenti della Facoltà di
Archeologia di Roma 3 una zona per far effettuare degli scavi (come per gli
studenti della Sapienza sono state riservate delle zone nel Foro Romano).
E perché non pensare allo spostamento nel quartiere
della Facoltà di Archeologia dell’Università di Roma 3?
Ciò porterebbe un beneficio al quartiere portando
giovani provenienti da altri quartieri ed altre città ad uno scambio culturale
con i giovani residenti nella nostra zona.
A tale proposito proponiamo la creazione di uno “spazio giovani” uno spazio,
quindi, riservato ai giovani e alle
associazioni (potremmo identificarlo nel casale nella rotonda fra via Celine e
via Sapori) che potrebbe ospitare una biblioteca, un pub/pizzeria/bar e, al
piano superiore, una sala riunioni/proiezioni.
Ovviamente, in questa sede, non ci interessano gli
sfruttamenti economici delle sorgenti ma ci interessa il contesto generale di
tutela dei beni ambientali presenti: naturalistico, archeologico, delle acque.
Rileviamo comunque che la presenza del parco sul
territorio avrebbe ovvie ripercussioni economiche e di produzione di reddito.
Infatti, oltre ai ricavi strettamente inerenti il
Parco (biglietti del museo, ecc.), si avrebbe un fortissimo indotto
commerciale/turistico costituito anche dall’ospitalità, dall’organizzazione di
conferenze e dibattiti, dall’aggregazione di giovani, da altre iniziative
correlate che costituirebbero il volano per una rinascita anche economica del
quartiere.
Dobbiamo considerare che l’iniziativa proposta è tale
da costituire un adeguato “satellite
tematico” del Centro Congressi dell’Eur e quindi un supporto, nel prossimo
futuro, al progetto legato alla “Nuvola” di Fuksas.
L’obiettivo che
ci poniamo è quello di creare un polo che, attraverso la creazione del
“Parco Laurentino – Fonte Ostiense”, come parco
integrato naturalistico – archeologico – delle acque, faccia del quartiere
e, più in generale, nel Municipio Roma XII il Polo culturale e congressuale
della Capitale.
La città di Roma del Nuovo Millennio potrà quindi
estendersi in quest’area dove c’è l’EUR, dove c’è stato un progetto innovativo
di costruzione, che è il Laurentino, dove le insule non devono essere gabbie ma aprirsi sulla grande viabilità
ed essere centro di passaggio e di permanenza dei cittadini, dove nuovi uffici
stabiliscano le loro sedi e dove l’ambiente e la ricchezza del territorio siano tutelati da grandi parchi ed aree
verdi.
Non è, quindi, utopistico pensare alla realizzazione di un polo di eccellenza, che
non potendo ovviamente competere con il centro storico di Roma, costituisca il
centro culturale di scambio fra le diverse culture e nazioni, in primo luogo
europee, e che il nostro diventi, in sostanza, il Municipio più connotato in
una ottica di apertura alla cultura internazionale fungendo da stimolo, da
punto di incontro e di dibattito per tutta la città di Roma.
|
|
Fig. 3 - Laurentina Acqua Acetosa. Veduta dall'alto della tomba n.° 70 (da A. Bedini 2000, pag. 357, fig. e) |
Fig. 4 - Laurentina Acqua Acetosa. Holmos, dalla tomba n.° 70 (da A. Bedini 2000, pag. 358, fig. i)
|
Fig. 5 - Laurentina Acqua Acetosa. Tomba n.° 133 (da A. Bedini 1985) |
Fig. 6 - Laurentina Acqua Acetosa. Holmos dalla tomba n.° 133 (da A. Bedini 1985)
|
Via
Sapori, Via Celine
Via
A. Gatto
Casale
S. Sisto